mercoledì 5 maggio 2010

Le risorse energetiche e il loro sfruttamento: una ricerca

1. Introduzione
Una risorsa è qualunque bene esistente in natura utilizzabile dall’uomo. Come per esempio l’aria, il suolo, l’acqua, l’energia. Esistono vari tipi di risorse naturali che possono essere classificate secondo diversi criteri. La prima distinzione può essere fatta tra:
• Materie prime intese come somma totale di tutte le componenti materiali dell’ambiente.
• Risorse, le materie prime nel momento in cui l’uomo le utilizza per soddisfare i propri bisogni, sono considerate risorse.
• Riserve ovvero quella parte di risorse sfruttabili con i mezzi e le tecnologie disponibili in un dato momento storico.
Le risorse non sono equamente distribuite sulla Terra, molte di esse sono esauribili (es. petrolio), altre ancora, anche se rinnovabili, possono deteriorarsi, a volte a causa dell’intervento dell’uomo(acqua e foreste). Infatti lo sfruttamento irrazionale dell’ambiente si è rivelato dannoso per l’uomo stesso, producendo a volte danni superiori a vantaggi ottenuti (es. deforestazione). Il consumo del capitale naturale dell’uomo produce sì un aumento della ricchezza attuale, ma anche una diminuzione del capitale su cui il pianeta potrà contare per il futuro. Per questo motivo ogni intervento sull’ambiente deve essere fatto in modo da legare insieme uso e protezione della risorsa.
Una classificazione delle risorse basata su criteri ecologici individua 2 categorie principali che sono: risorse non rinnovabili e risorse rinnovabili. Le prime sono disponibili sul pianeta in quan-tità limitata e con tempi di ricostruzione molto lunghi. Le risorse rinnovabili risultano invece sempre disponibili in quanto collegate ai cicli della materia che ne provocano appunto un rapido rinnovamento. Occorre precisare che i tempi di utilizzo delle risorse non rinnovabili possono essere prolungati se l’uso è razionale e, in alcuni casi, provvedendo al riciclaggio dei materiali utilizzati. Per quanto riguarda invece le risorse rinnovabili la loro disponibilità può essere compromessa da un utilizzo irrazionale da parte dell’uomo che può provocarne così l’esaurimento.

RINNOVABILI
• Energia geotermica
• Energia idroelettrica
• Energia marina:
Correnti
Gradiente salino Mareomotrice
Moto ondoso
Talassotermica
• Energia solare:
Fotovoltaico
Termico e termodinamico
• Energia eolica
• Energia da biomasse:
Biocarburi
Oli vegetali
Cippato
• Termovalorizzazione

NON RINNOVABILI
• Carbon fossile
• Coke
• Petrolio
• Gas naturale
• Nucleare





1.1. Il nucleare
Spesso il nucleare viene presentato come un male da combattere o come miracolosa pozione per risollevare l'economia nazionale. Non ci riconosciamo in entrambe le visioni.
Il nucleare rappresenta un'opzione energetica come le altre con i suoi "pro" ed i suoi "contro".
Vantaggi:
1) Una centrale nucleare non emette CO2 (Le centrali nucleari non producono anidride carbonica ed ossidi di azoto e di zolfo, principali cause del buco dell’ozono e dell’effetto serra;
2) Vantaggio nella bilancia dei pagamenti (La produzione di energia dal nucleare riduce l'importazione di petrolio e la dipendenza delle economie dal petrolio. La copertura del fabbisogno energetico interno tramite il nucleare riduce la possibilità degli shock esterni sull'economia e consente ai governi un minore carico di spesa sulla bilancia dei pagamenti con l'estero. Il tutto si traduce in una maggiore stabilità del sistema economico mondiale).
Svantaggi:
1) Conseguenze in caso di incidente(La storia ha già mostrato la gravità delle conseguenze degli incidenti alle centrali nucleari. Le radiazioni a cui la popolazione viene esposta causano un maggiore rischio di morte per leucemia e tumore. Dall'incidente di Chernobyl la sicurezza delle centrali nucleari è diventato uno dei principali aspetti critici dell'energia nucleare per uso civile)
2) Le scorie nucleari(Purtroppo le scorie nucleari sono un altro aspetto critico del nucleare. Non possono essere distrutte e l'unica soluzione, per il momento, sembra essere lo stoccaggio per migliaia di anni in depositi geologici o ingegneristici. La ricerca di un deposito sicuro è tra i principali obiettivi della UE e degli Usa. Sono necessari anni di studi e grandi investimenti per l'individuazione delle soluzioni di stoccaggio per centinaia di migliaia di anni)
3) Localizzazione centri nucleari e proteste locali(Anche il processo di localizzazione di una centrale nucleare o del deposito di scorie è molto difficoltoso. Nessuna comunità locale accetta di sacrificare il proprio territorio per ospitare i rifiuti nucleari. La Sardegna, la Puglia, la Basilicata sono i recenti casi italiani di forti proteste antinucleari (2003). Nello stesso anno una comunità locale cinese si oppose con successo alla decisione del governo di costruire un deposito geologico di scorie attuando una dura e prolungata protesta. In entrambi i casi vinsero le popolazioni locali)
4) Il trasporto di materiale nucleare(Il trasporto di scorie e di materiale nucleare è uno degli aspetti più critici della questione "sicurezza". Durante il trasporto, oltre all'opposizione delle popo-lazioni che vedranno passare treni o navi con carichi radioattivi vicino alle proprie abitazioni, sussiste il rischio di incidenti e di attentati terroristici. In Francia, il treni speciali adibiti al trasporto di scorie nucleari sono scortati da "carri armati" e da poliziotti a cavallo. L'itinerario del treno cambia in continuazione all'insaputa delle popolazioni residenti nei pressi delle ferrovie. Per questi motivi i depositi di scorie dovrebbero risiedere nei pressi delle centrali nucleari evitando in questo modo la necessità del trasporto delle scorie. La ricerca tecnologica e scientifica non ha ancora trovato il modo per distruggere le scorie all'interno delle stesse centrali nucleari. Si attendono ancora risposte in tale senso)

1.2. Petrolio
Il petrolio, anche detto oro nero, è un liquido infiammabile, denso, di un colore che può variare dal nero al marrone scuro, che si trova in alcuni giacimenti entro gli strati superiori della crosta terrestre. È composto da una miscela di vari idrocarburi.
Vantaggi:
1) Il petrolio è senza dubbio più versatile del pianeta combustibili fossili, producendo una vasta quantità di altri prodotti dopo la trasformazione ulteriore;
2) Il petrolio è relativamente facile da immagazzinare e trasportare tra la sorgente e gli utenti finali; essendo in forma liquida può essere pompato attraverso gasdotti, ove possibile e in container in cui questo non è possibile;
3) Il petrolio è più pulito e più facile da bruciare più carbone;
4) L’energia elettrica prodotta dal petrolio è affidabile.
Svantaggi:
1) Non è una risorsa rinnovabile
2) Produzione di CO2 con conseguente aumento dell’effetto serra;
3) I giacimenti sono in esaurimento.

1.3. Gas naturale
Il gas naturale, in natura si trova comunemente allo stato fossile, insieme al petrolio, al carbone o da solo in giacimenti di gas naturale. Viene però anche prodotto dai processi di decomposizione correnti, nelle paludi, nelle discariche, durante la digestione negli animali e in altri processi naturali. Iene infine liberato nell’atmosfera anche dall’attività vulcanica.
Vantaggi:
1) Il gas naturale è più ecologico che il carbone o petrolio
2) Bassa produzione di anidride carbonica
3) Brucia in maniera più pulita degli oli da riscaldamento, e non lascia prodotto, come cenere
4) È molto popolare, e la principale fonte di energia per la maggior parte dei consumatori
5) È conveniente mente pompato nelle casa di tutto il paese attraverso una rete di condotte sotterranee.
Svantaggi:
1) Non è una risorsa rinnovabile
2) Uso e disponibilità limitata
3) L’estrazione di gas naturale sta lasciando crateri di grandi dimensioni all’interno della terra


2. Distribuzione geografica dei principali giacimenti di combustibili fossili, utilizzi e ammontare delle riserve


Distribuzione riserve di carbone
Le principali riserve si trovano negli Stati Uniti, Europa occidentale (Regno Unito, Belgio, Francia e Germania) paesi dell’ex Unione Sovietica , Polonia, Cina, Australia, Giappone e India. Le riserve di carbone nella loro globalità costituiscono il maggio accumulo di combustibili fossili ancora disponibili per lo sfruttamento. Nei depositi di carbone è possibile, in taluni casi, il recupero di questo gas anche in giacimenti carboniferi non economicamente sfruttabili per l’estrazione del carbone.

Distribuzione riserve di petrolio
La geografia delle riserve attuali di petrolio è in evoluzione a causa dello sfruttamento e quindi esaurimento di molti giacimenti situati in aree da tempo sfruttare. Nel 2004 si è calcolato che circa il 27% del petrolio nel mercato provenisse da aree le cui riserve petrolifere erano in diminuzione, tra queste i giacimenti statunitensi e quelli nell’offshore del mare del Nord(in acque inglesi, olandesi e norvegesi). In altri paesi la crescita economica è tale da trasformarli da esportatori di petrolio ad importatori, come la Cina. I maggiori accumuli convenzionali di petrolio(circa il 60% delle riserve mondiali)si trova nell’area medio orientale( Arabia Saudita, Iraq, Kuwait, Iran, Siria, Emirati Arabi) e si ritiene, per le loro dimensioni che saranno gli ultimi ad esaurirsi. Altre regioni del mondo con grandi bacini petrolifero includono la Nigeria e l’offshore atlantico nigeriano ed angolano, il Venezuela e l’area del Mar Caspio. Si stima che fino ad oggi siano stati estratti complessivamente circa 900-1000 miliardi di barili, mentre le riserve ancora estraibili si aggirino sui 1000-1500 miliardi di barili. Oggi viene data importanza anche ai giacimenti di sabbie bituminose, abbondanti nello stato canadese dell’Alberta, in Sud america nell’area detta ‘Orinoco belt’.



Prodotto petrolifero e suoi utilizzi

gasolio: carburante per motori Diesel/riscaldamento
cherosene: carburante per motori jet
benzina leggera: combustibile per automobili
benzina pesante: combustibile per automobili
olio lubrificante: olio per motori
frazioni rimanenti: pavimentazione stradale
etere di petrolio: solvente
cherosene leggero: solvente casalingo e carburante

La presenza dell'industria petrolifera ha significativi impatti sociali e ambientali, da incidenti e da attività di routine come l'esplorazione sismica, perforazioni e scarti inquinanti. L'estrazione petrolifera è costosa e spesso danneggia l'ambiente. La ricerca e l'estrazione di petrolio offshore disturbano l'ambiente marino circostante. L'estrazione può essere preceduta dal dragaggio, che danneggia il fondo marino e le alghe, fondamentali nella catena alimentare marina. Il greggio e il petrolio raffinato che fuoriescono da navi petroliere incidentate, hanno danneggiato fragili ecosistemi in Alaska, nelle Isole Galapagos e in molti altri posti. In fine, la combustione, su tutto il pianeta, di enormi quantità di petrolio (centrali elettriche, mezzi di trasporto) risulta essere tra i maggiori responsabili dell'incremento riscontrato delle percentuali di anidride carbonica e di altri gas nell'atmosfera, con fortissima incidenza sul problema dell'effetto serra.
Qui di seguito sono elencati i primi 5 paesi con le maggiori riserve di petrolio nel mondo, nell’anno 2006:







Distribuzione riserve di gas naturale: il giacimento di gas si trova a Groningen in Olanda, grandi riserve di gas si trovano in Siberia e in Algeria. Altre riserve di gas sono associate al petrolio nei giacimenti petroliferi diffusi nel mondo. Tuttavia per il gas vi è il grosso problema del trasporto dello stesso dal luogo di estrazione a quello di utilizzo, e questo oggi rende problematica la commerciabilità, e quindi lo sfruttamento, di grandi volumi di gas che sarebbero estraibili e disponibili in aree logisticamente lontane dai potenziali centri di utilizzo del gas. Per ovviare a queste limitazioni sono in corso di sviluppo progetti di liquefazione del gas. Sono in fase di esplorazione preliminare le ricerche sul possibile sfruttamento degli “idrati di metano” presenti lungo i margini della piattaforma continentale oceanica.





3. Problemi legati allo sfruttamento delle risorse
Le risorse naturali e il loro sfruttamento possono provocare, come spesso accade, conflitti all’interno della società, portando diversi gruppi e fazioni a lottare per la loro spartizione. A volte tali conflitti emergono apertamente sotto forma di lotte separatiste nelle regioni in cui le risorse vengono prodotte, ma spesso avvengono in forme più nascoste, come gli scontri tra diversi ministri o uffici governativi per ottenere risorse di bilancio. Ciò tende ad erodere la capacità del governo di funzionare con efficacia.

Ricerca svolta da N. Brighi, E. Fantozzi, G. Flamini, S. Lunedei, F. Montanari - Classe 2°C

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